Guarigione del lebbroso – Se vuoi, puoi mondarmi

GiacomoMessaDal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.


OMELIA

Come è bella l’immagine di questo lebbroso che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: “Se vuoi, puoi mondarmi”.
“Se vuoi, puoi mondarmi”.
Come è bella questa preghiera, come è frutto di grazia il ripetere questa domanda che chiunque può fare, lasciando a Lui la possibilità, lasciando a Colui che tutto può, la possibilità.
“Se Tu vuoi, puoi mondarmi”.
Quante volte il Signore dona la grazia di ripetere questa preghiera: “Se Tu vuoi”, lo puoi fare. “Se Tu vuoi” puoi fare quello che ti chiedo. “Se Tu vuoi” puoi compiere quello che ti chiedo”.
“Se Tu vuoi, se Tu vuoi”.
C’è in questo abbandono alla sua volontà, c’è in questa preghiera l’umile certezza che a Lui tutto è possibile, a Dio tutto è possibile, c’è in questo “se Tu vuoi”, c’è in questa umiltà, “se Tu vuoi”, puoi compiere quello che la mia preghiera ti chiede, anzi, (come dice la liturgia in una delle preghiere più belle, più belle della Chiesa), anzi, Tu puoi compiere quello che la preghiera non osa neppure sperare.
Se Tu vuoi, puoi compiere quello che la mia preghiera non osa neppure sperare.

Chiediamo, chiediamo al Signore che la grazia di questa umiltà, che la grazia di questo cuore che dice, che domanda “se Tu vuoi”, “se Tu vuoi puoi mondarmi”.
“Se Tu vuoi” puoi compiere quello che la mia preghiera non osa neppure chiedere.

Chiediamo al Signore che doni, che ci doni, che ci doni la speranza del miracolo. Dire “se Tu vuoi, puoi mondarmi”. “Sì, lo voglio, sii mondato, lo voglio”, ma già dire “se vuoi, se Tu vuoi”, già dire così “se Tu vuoi”, già dire così è un miracolo grande.
Chiediamo al Signore che ci doni la speranza del miracolo, che accompagni la nostra vita con la speranza del miracolo e quindi che compia i miracoli perché nella vita permanga per grazia la speranza del miracolo…occorre che il Signore compia i miracoli, se Lui non compie i miracoli nella vita non permane la speranza del miracolo.

Che il Signore doni, doni alla nostra vita la speranza del miracolo, cioè compia nella nostra povera vita i suoi miracoli.