I DOMENICA DI QUARESIMA

GiacomoMessaDal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.


OMELIA

sabato 9 febbraio 2008 [Scarica]

Solo un invito all’inizio di questa santa Quaresima, in questo tempo accetto al Signore, in questo tempo in cui la sua Grazia si fa più abbondante nella sua Chiesa, solo un invito che mi è stato suggerito da una lettera che ho letto venerdì mattina, giunta a 30Giorni da un monastero della Tanzania.

Questa lettera parlava innanzi tutto della vita di queste monache di clausura, che hanno una chiesa aperta anche ai fedeli. E diceva che a un giovane studente dell’università (mi ha colpito che la loro università cattolica è intitolata a Sant’Agostino) avevano dato il libretto Chi prega si salva, perché questo giovane studente si era battezzato ed era da alcuni anni che aveva abbandonato la Chiesa, era da sei anni che aveva abbandonato la Chiesa.
E dopo, dicono, alcuni giorni è ritornato dicendo che aveva letto quel libretto e ha ricominciato a frequentare i sacramenti della Chiesa, si è di nuovo convertito al Signore.
E così proprio in quel giorno nel breviario, al vespro, si leggeva questa parola dell’apostolo Giacomo che adesso vi leggo:

“Fratelli miei, se uno di voi si allontana dalla verità e un altro ve lo riconduce, costui sappia che chi riconduce un peccatore dalla sua via di errore, salverà la sua anima dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati.”

Così allora voglio innanzitutto testimoniare il conforto che è per me e la gratitudine al Signore nata dalla diffusione, credo proprio miracolosa nella sua Chiesa, del libretto Chi prega si salva, e poi un invito, un invito in questa Quaresima a ciascuno, secondo le possibilità di ciascuno, a evitare in questa Quaresima, tutto ciò che è superfluo: può essere dagli alcolici, magari anche le sigarette possono essere superflue, ma secondo le possibilità, al divertimento o alla vacanza che può essere superflua in questa Quaresima, a evitare tutto ciò che è superfluo e a dare il rispettivo in denaro a 30Giorni, non solo per diffondere la rivista nei monasteri di clausura e tra i missionari, ma anche perché ormai la maggior parte delle lettere chiedono copie abbondanti, alcuni anche migliaia di copie, del libretto Chi prega si salva nelle varie lingue, ecco per partecipare a questa opera di grazia, a questa opera di grazia donata dal Signore, così che i frutti di grazia, di questa opera di grazia, possano ricadere in benedizioni, in salvezza, come dice l’apostolo san Giacomo: salverà la sua anima dalla morte, in salvezza e misericordia, e coprirà una moltitudine di peccati chi avrà ricondotto uno che si è allontanato, avrà ricondotto alla vita cristiana, coprirà una moltitudine di peccati.

Così in questo modo, unendo questo gesto di elemosina dentro la mortificazione di evitare possibilmente tutto quello che è superfluo (uno può cenare a casa e evitare per esempio di andare al ristorante ed evitare una cosa superflua) evitare tutto quello che c’è di superfluo e possibilmente dare così i soldi che vengono risparmiati perché, ripeto, questa opera di grazia che il Signore ha suscitato nella sua Chiesa si diffonda e perché così discenda su di noi la sua benedizione e la sua misericordia.