V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

GiacomoMessa

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano!
[A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.  ]
Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.
[Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.  ]

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.


OMELIA V Domenica di Avvento

sabato 6 febbraio 2010 [Scarica]

Abbiamo iniziato la santa messa con una delle preghiere più belle della liturgia in cui diciamo: “Poiché unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, aiutaci sempre con la tua protezione”. Unico fondamento della nostra speranza, unica sorgente della nostra speranza è la grazia e viene da Te; e allora come sono belle le letture che abbiamo ascoltato perché in fondo dicono, dicono le due cose in cui l’attesa, l’attesa piena di speranza, l’attesa vigilante nella preghiera , nel primo passo della grazia, le due cose che accompagnano, che destano, che custodiscono questa attesa, la prima quando Paolo dice: “Io vi ho trasmesso quello che ho ricevuto”. Come è bello, come è bello il cristianesimo perché non dobbiamo inventarci nulla, perché abbiamo ricevuto, perché il seme del battesimo lo abbiamo ricevuto. “Io vi ho trasmesso”, così Paolo che si definisce il più piccolo degli apostoli: “Io vi ho trasmesso quello che ho ricevuto”.

Come è bello quando si può camminare nella semplicità della tradizione della Chiesa, quando si può ripetere le preghiere più semplici, il Padre Nostro, l’Ave Maria, il Credo, che la Chiesa da sempre ripete, come è riposante questo potere camminare nella semplicità della tradizione.
E poi la seconda cosa, la seconda cosa che rende viva la fede degli apostoli sono i miracoli, come il miracolo che ha iniziato, ha iniziato l’apostolato di Pietro, Giacomo e Giovanni, il miracolo della pesca miracolosa. Siamo sospesi al miracolo del Signore, siamo sospesi, istante per istante, alla sua grazia e ai suoi miracoli, siamo sospesi all’iniziativa del Signore, siamo sospesi ai miracoli del Signore.

E poi, poi c’è una cosa che oggi vorrei dirvi.
Insieme con me celebra la santa messa padre Pedro, un prete della diocesi di Buenos Aires, la diocesi del cardinale Bergoglio, e che lavora nelle parrocchie più bisognose, più povere della diocesi di Buenos Aires. Tra i miracoli che il Signore dona e tra le preghiere per ottenere i miracoli, come è importante la carità, come è importante, come sono importanti le opere di misericordia spirituali e materiali, come è importante, come è importante la carità verso i bisogni delle persone, iniziando dai bisogni materiali e poi i bisogni del cuore.

In questo anno siamo stati – credo che è stata proprio una grazia del Signore – siamo stati chiamati a vivere concretamente tanti gesti di carità. Senza la carità di moltissime persone non saremmo riusciti a soddisfare il bisogno di 30Giorni. Come sarebbe bello se questa carità aumentasse e se questa carità fosse di tutti. “Non vi dico questo…”, vorrei ripetere le parole dell’apostolo Paolo: “Non vi dico questo perché qualcuno per fare la carità viva lui in difficoltà, ma perché ci sia una certa uguaglianza”. Come è importante questa uguaglianza – si parla dell’uguaglianza economica – come è importante che nella santa Chiesa non ci siano ricchi, ci siano ricchi che non tengano presente la povertà, la povertà di tanti, di tanti fratelli, come è importante che il Signore ci aiuti a vivere questa uguaglianza, lo dice l’apostolo, il più piccolo degli apostoli, lo dice Paolo, lo dice e lo ripete Lorenzo, qui dove le sue spoglie sono sepolte, quando indicando i poveri della Chiesa di Roma ha detto: “Questi sono i tesori della Chiesa”, e ha distribuito ai poveri tutti i tesori della Chiesa di Roma.

Come sarebbe bello se queste opere di misericordia, materiali per aiutare proprio i bisogni materiali della diocesi del cardinal Bergoglio, come sarebbe bello se queste opere di misericordia crescessero nella grazia del Signore e nella libertà; le opere di misericordia chiaramente non si possono imporre, ma che miracolo grande quando la Chiesa si avvicina alla Chiesa dei primi cristiani che mettevano tutto in comune, che miracolo grande quando nella Chiesa, nel rispetto assoluto della libertà, si fa una certa uguaglianza, si fa una certa uguaglianza per cui anche chi abbonda nei beni materiali vive la propria ricchezza con una generosità più grande, vive la propria ricchezza facendo opere di carità e di giustizia e di giustizia più grande, come sarebbe bello se questo modo di pregare attraverso i soldi che uno offre in carità, che questo modo di pregare fosse sempre più evidente e sempre più efficace tra di noi.

Anche questo fa parte della fede degli apostoli, anche questo è il modo di pregare, pregare di più e aiutarci, anche in questa preghiera, le opere di misericordi materiale, anche questa preghiera merita il Paradiso, anche, secondo le parole di Gesù, questa preghiera è l’unica preghiera che merita il Paradiso.