Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

Immacolata

Dal vangelo secondo Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.


OMELIA II Domenica di Avvento

martedì 8 DICEMBRE 2009 [Scarica]

Oggi celebriamo la festa che più di ogni altra è a lode dello splendore della sua grazia, come diceva l’apostolo Paolo: “Secondo il disegno del suo amore, a lode dello splendore della sua grazia di cui ci ha gratificati nel suo Figlio prediletto”.

A lode dello splendore della sua grazia, “quia splendidius ea quam splendor elegit”, così dice sant’Ambrogio: che cosa c’è di più bello, di più splendidamente bello di colei che la bellezza stessa, la bellezza increata ha scelto. Ha scelto dall’eternità. Termine fisso di eterno consiglio, così Dante nella preghiera alla Madonna, termine fisso del consiglio liberissimo di Dio. Dall’eternità ha previsto questa piccola creatura che sarebbe stata tutta, dal primo istante in cui suo padre Gioacchino e sua madre Anna l’hanno concepita, sarebbe stata tutta piena di grazia, nulla nulla precede questa grazia, nulla può precedere questa grazia, non c’era nessun merito in Maria, era soltanto un inizio di vita nel ventre di sua madre Anna. Nulla precede questo essere amato, nulla precede questo essere prediletto.

È stata prediletta per pura grazia, è stata amata per pura grazia, la ferita del peccato, del peccato di Adamo non l’ha toccata.

Non c’è nulla di più splendido, non c’è nulla di più bello di questa creatura. “A lode dello splendore della sua grazia di cui ci ha gratificato nel suo Figlio diletto”, anche lei, anche Maria, deve tutto a suo Figlio, anche Maria è stata redenta in modo unico, ma redenta, come abbiamo detto iniziando la Messa, in previsione della morte di suo Figlio, anche Maria è stata redenta dal sangue di suo Figlio, anche Maria deve tutto al sangue di Gesù, a quel sangue che gli ha dato lei nei nove mesi in cui ha portato Gesù nel suo ventre.

Anche lo splendore di Maria, nasce, viene dallo splendore, dalla pienezza di grazia di Gesù Cristo, in previsione della sua morte, sotto la croce anche Maria ha detto grazie a suo Figlio, anche Maria, sotto la croce, ha detto grazie a quel sangue che l’ha resa tutta bella, che l’ha resa tutta pura che non ha permesso che fosse toccata dal peccato, anche lo splendore di Maria nasce da quella pienezza, da quella pienezza di grazia che è l’umanità di Gesù, che è l’umanità, quell’umanità che lei, che lei ha dato a Gesù.

Così oggi preghiamo la Madonna perché custodisca, custodisca in questa grazia la Chiesa del suo Figlio, preghiamo la Madonna per tutto il mondo, per tutti coloro che la venerano come vergine, per tutti coloro che la venerano nella sua santità e nella sua purezza.

E preghiamo la Madonna per ciascuno di noi perché possiamo permanere nella grazia, perché questa, questa è la fortuna della vita: vivere in grazia di Dio. Questa è la ricchezza della vita: vivere in grazia di Dio.

Non si può volere bene se non si vive in grazia di Dio, non ci si può volere bene se non si vive in grazia di Dio.

La carità è frutto della grazia di Dio, come è evidente questo, come è sempre più evidente. Non ci si può volere bene se non si vive, se non si vive nell’amore di Dio, nella grazia di Dio.

Chiediamo alla Madonna, chiediamo alla Madonna che ci preservi nella grazia di suo Figlio, chiediamo alla Madonna che anche in noi brilli lo splendore della sua grazia.