BATTESIMO DEL SIGNORE (anno B)

GiacomoMessaDal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento»


OMELIA

sabato 10 gennaio 2009 [Scarica]

La festa di oggi, il battesimo di Gesù, non aggiunge nulla alla manifestazione del Signore.
Già nella solennità dell’Epifania, della manifestazione del Signore, la Chiesa celebra non solo i magi che riconoscono nel bambino Gesù il re atteso e il Figlio di Dio, ma celebra già la manifestazione di Gesù nel suo battesimo, nel battesimo nel fiume Giordano, e celebra, e anche questo è molto bello, celebra il primo miracolo, il miracolo di Cana, perché senza i miracoli a noi, a noi non si rende manifesta la sua presenza.
Non aggiunge nulla il battesimo alla pienezza di grazia dell’umanità di Gesù: dal primo istante in cui il Verbo ha assunto la natura umana nel ventre di Maria, in quell’istante la sua umanità è piena di grazia, piena di grazia e verità.
Nel battesimo lo testimonia, come la lettera di Giovanni dice: il battesimo di Gesù testimonia che Gesù è pieno di grazia e verità. Testimonia la pienezza di grazia che è nella sua umanità, e dalla sua umanità viene a noi, lo testimonia, lo testimonia il Padre dicendo: “Questi è il Figlio mio, amatissimo, il Figlio mio amato, in Lui ho posto il mio compiacimento”. E lo testimonia lo Spirito Santo che discende, che discende, che si manifesta sopra di Lui. “Dalla sua pienezza, dalla pienezza della sua umanità noi abbiamo ricevuto e grazia su grazia”.

Ieri sera davanti ai santi Cosma e Damiano e davanti all’immagine di Gesù bambino, recitando le litanie del Sacro Cuore, come è bello pensare che da quel piccolo cuore, da quel piccolo bambino viene tutto a noi. in quel piccolo cuore c’è tutta la giustizia di Dio, c’è tutto l’amore di Dio, c’è tutta la pienezza della grazia.
Da quel piccolo cuore, da quel piccolo cuore, formato in quei nove mesi nel ventre di Maria, in quel piccolo cuore abita, corporalmente, carnalmente, abita la pienezza di Dio. Si tratta soltanto, come abbiamo ripetuto nel salmo, di attingere con gioia alla sorgente della salvezza di Dio. Quel cuore, quel piccolo cuore di Gesù è la sorgente di ogni grazia, è la sorgente di ogni salvezza, è l’abisso di ogni virtù, è la fonte – sono tutte espressioni delle litanie del Sacro Cuore – “fons totius consolationis”, è la sorgente di ogni conforto.

Che il Signore si manifesti come nel suo battesimo Lui è stato manifestato, che il Signore si manifesti, si manifesti a noi.
“Il Figlio – dicono i Padri della Chiesa – il Figlio rende visibile Dio”.
Chi vede me vede il Padre, lo Spirito Santo rende presente il Figlio, lo Spirito Santo ci doni la dolcezza della sua presenza.