I DOMENICA DI QUARESIMA

GiacomoMessa

Seconda Lettura   Rm 10,8-13
Fratelli, che cosa dice [Mosè]? «Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore», cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».

Vangelo  Lc 4,1-13
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.


OMELIA

sabato 20 febbraio 2010 [Scarica]

Iniziamo la santa Quaresima.
Come è bello: la santa Chiesa oggi, in questo inizio, in questa prima domenica di Quaresima, ci ricorda le espressioni di san Paolo, così semplici, in cui è raccolta tutta la fede e quindi tutta la salvezza: “Perché se tu dirai: ‘Gesù è il Signore’ e crederai con i tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo”.

Questa è tutta la fede cristiana, questa è tutta la salvezza cristiana. “Se dirai che Gesù è il Signore”, il Signore vuol dire anche Colui che è onnipotente, Colui che può tutto, “Gesù è il Signore e crederai con il cuore”, con il cuore perché la fede nasce come attrattiva della sua grazia, come attrattiva della sua presenza, e nel cuore c’è la libertà che è attratta, “e se con il cuore riconoscerai che Dio, Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo”. E poi ancora: “Chiunque crede in Lui non sarà deluso”, chiunque crede, chiunque crede che è vivo perché Dio lo ha risuscitato dai morti e quindi è vivo, chiunque crede in Lui, in Gesù, non sarà deluso.

E ancora: “Chiunque invocherà il nome del Signore, chiunque lo chiamerà: ‘Vieni Signore Gesù’, chiunque lo chiami, chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato”.

Così, così iniziamo questa Quaresima, iniziamo nel riconoscere la sua risurrezione, nel riconoscere Gesù, Gesù che Dio ha risuscitato dai morti.

C’è una frase bellissima di Giussani, Giussani ha scritto l’articolo per la Pasqua sul quotidiano La Repubblica, è uno degli articoli più belli delle cose più belle che ha scritto don Giussani. C’è questa frase che dice: “Da quando Pietro e Giovanni quella mattina di Pasqua sono corsi al sepolcro”, ricordate l’immagine, anche questa è bella, un dipinto moderno, ma è bella l’immagine di Pietro e di Giovanni che corrono al sepolcro dopo che le donne, e in particolare Maria Maddalena aveva loro detto di aver visto il Signore risorto. Dopo che in quel mattino Pietro e Giovanni sono corsi al sepolcro, dopo che lo hanno visto risorto in mezzo a loro, tutto può essere possibile, tutto può essere possibile, tutto, anche la vittoria sul peccato, come Lui ha vinto il peccato, come Lui ha vinto il diavolo.
Tutto può essere possibile, da quella mattina, da quando sono corsi al sepolcro, da quando l’hanno visto vivo, da quando hanno toccato il suo corpo vivo, hanno visto e toccato, hanno mangiato con Lui, dirà Pietro, allora tutto, tutto è possibile tutto può essere possibile. Può essere possibile la vittoria sul peccato per sua grazia, può essere possibile la vittoria su Satana per sua grazia, perché non è vero, non è vero che il potere è di Satana. Lui risorto ai suoi ha detto: “A me è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Lui, Lui risorto dal Padre ha detto che è suo il potere. Può essere possibile la vittoria, la vittoria sul peccato, la vittoria sulla morte, che è l’ultimo nemico ad essere sconfitto. Può essere possibile anche in questo tempo, può essere possibile che si veda il potere di Dio nel tempo. 
E così ancora don Giussani nelle ultime parole pubbliche, nel Natale del 2004, alcuni mesi prima di morire. Così preghiamo la Madonna, preghiamo i santi, preghiamo anche don Giussani, lunedì è l’anniversario, il quinto anniversario della sua morte.

Preghiamo perché il Signore compia quei miracoli che lo fanno riconoscere vivo, compia quei miracoli che nella nostra vita fanno riconoscere la sua vittoria, la vittoria della sua grazia, così che uno dice grazie. Tutti i miracoli di Gesù hanno a che fare con la vita di grazia, tutti i miracoli di Gesù sono per la vita di grazia perché anche i miracoli senza la carità, cioè senza la vita di grazia, non possono giovare.

Che Lui compia i miracoli in cui la sua vittoria, la sua grazia sia evidente che vince e ha vinto, perché compia i miracoli in cui anche il mondo, anche nel tempo di questo mondo, anche nel mondo sia evidente la menzogna di Satana e sia evidente che a Lui, a Lui risorto, il Padre ha dato ogni potere in cielo e in terra.