BATTESIMO DEL SIGNORE

GiacomoMessaDal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».


OMELIA

sabato 12 gennaio 2008 [Scarica]

Dal battesimo di Gesù, Lui Santo, Lui che riceve per noi lo Spirito Santo, Lui che dal primo istante della sua esistenza come uomo ha la pienezza della Grazia e della Verità, pieno di Grazia e di Verità, “… dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia”, dalla sua pienezza, dalla sua sovrabbondanza, dalla sua predilezione, dal suo essere amato dal Padre, amato come Figlio eterno, l’unigenito figlio del Padre, che è amato anche per la sua umanità, il suo amatissimo Figlio, come diremo nella preghiera eucaristica, il suo amatissimo Figlio, così per questo avvenimento di Grazia e di predilezione, chiediamo anche noi, chiediamo anche noi di partecipare a questa pienezza.

Anche noi abbiamo partecipato al gesto del nostro battesimo, in quel gesto è l’inizio di ogni grazia, in quel gesto è l’inizio di ogni predilezione, in quel gesto è l’inizio di ogni predilezione per noi, nel gesto semplice del nostro battesimo …… così che cresca sempre più la sua presenza.

C’era nel Vangelo di oggi una frase che mi ha ricordato la prima volta che sono entrato in seminario.
Alla fine della terza media abbiamo fatto due giorni di preparazione, per poi frequentare il seminario in quarto ginnasio. Mi ricordo ancora la meditazione del padre spirituale su questa frase di Giovanni Battista: “Egli, Egli deve crescere e io diminuire”, e senza accorgermi, senza accorgermi, forse anche per le parole di quel sacerdote che ci fece la meditazione, senza accorgermi però avevo avuto la percezione che dovevo diminuire io e che Lui doveva crescere.

Invece come la vita ha reso evidente che quando cresce la sua presenza non c’è cosa più cara al mio cuore, non c’è niente più grande, che non la sua presenza, quando, crescendo la sua presenza, diminuisco io, quando crescendo la sua presenza, Lui, dulcedo mea, Lui, dolcezza mia, Lui Fiducia mea, fiducia mia, crescendo Lui, cresce tutta la ricchezza che il cuore attende, cresce tutto l’essere amato che il cuore attende, cresce tutta la felicità che l’uomo attende: non dovevo fare qualcosa per diminuire, doveva soltanto crescere la predilezione di Gesù, doveva soltanto la sua predilezione crescere e abbracciarmi sempre di più.