Reclinato il capo spirò”, Giovanni dice: “Reclinato il capo, donò il suo Spirito”.
Il suo Spirito, lo spirito di uomo per cui viveva e lo Spirito Santo di cui era in pienezza ricolmo, donò il suo spirito di uomo e donò lo Spirito Santo che il Padre gli donava. E così lo Spirito Santo fu donato a Maria e Giovanni sotto la croce, così Giovanni poté prendere Maria in casa sua, per quella grazia, per quell’ultima grazia che Gesù aveva donato.
E così dopo lo Spirito, il suo Spirito, donò anche le ultime gocce di acqua e di sangue: “Venuti da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il costato con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua”.
Così dal suo cuore sacramenti ecclesiae, dice sant’Agostino, sono stabiliti i sacramenti della Chiesa.
Così dal suo cuore, insieme al suo Spirito, è scaturita anche la possibilità di partecipare a questa pienezza di grazia, a questa pienezza di vita e di santità, anche a noi poveri peccatori dalla sua pienezza abbiamo ricevuto e grazia su grazia.