17 APRILE 2010

 

Prima, durante il catechismo dei bambini della Prima Comunione, era seduto in seconda fila un bambino piccolo piccolo, credo un fratellino dei bambini della Prima Comunione. E, quando ho chiesto come si chiama la mamma di Gesù, questo bambino ha alzato la mano e mi ha detto: “Si chiama Maria”, e poi ha aggiunto: “Ma non ho portato il libro”. E a me questa cosa mi ha, direi, commosso.

Come è vero che la fede non si trasmette con i libri, quel bambino piccolo piccolo in fondo sapeva della fede cristiana, sapeva ciò che è necessario per andare in Paradiso.

Chiediamo, chiediamo al Signore che anche a noi, doni anche a noi questo tesoro di pietà e di preghiera secondo i suoi disegni.

“Quando eri giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi, quando sarai vecchio stenderai le mani e un altro ti porterà dove tu non vorrai”. Chissà con quale commozione di gratitudine quel povero uomo di Simon Pietro, chissà con quale commozione Gesù aveva intravisto, aveva intravisto il martirio di Pietro sul Colle Vaticano, chissà con quale affetto, quale affetto nei confronti di Pietro, questo povero uomo che gli voleva bene, con quale tenerezza, con quale tesoro di affetto e di compassione, con quale dolcezza di affetto ha guardato Pietro e ha riconosciuto che questo povero uomo gli voleva bene, gli voleva così bene che avrebbe accettato anche la morte per il Signore.

Così chiediamo al Signore che doni, doni anche a noi questo tesoro di dignità e di grazia, è proprio in questi nomi, nel nome di Gesù e di Maria, tutto è raccolto in pienezza.