Nepi. Da appunti
Nella messa di oggi, visto che domenica prossima è la festa dell’Ascensione, si possono leggere le letture della settima domenica di Pasqua. Abbiamo letto le ultime parole dell’Apocalisse in cui la Chiesa e le Sacre Scritture dicono: “Vieni”, con la promessa di Gesù: “Io vengo presto”. “Vieni, Signore Gesù”, Così si conclude la Scrittura.
Nel Vangelo di Giovanni Gesù dice rivolgendosi al Padre: “Siano essi in noi una cosa sola”. È importante quell’ in noi. L’unità è anche del diavolo, dell’anticristo.
In noi: nella sua grazia, nel suo amore.
L’unità nasce dall’amore con cui il Padre ama l’unico Figlio, nasce dal Padre che ama Gesù.
Per questo voglio leggere la preghiera di santa Caterina:
“Grazie, grazie, mio dolce Signore.
Grazie per il Papa, dolce Cristo in terra!
Grazie per la Chiesa Sua Sposa.
Lei è l’arca che custodisce
Il tuo Sangue di cui il Papa
È il fedele custode.
Lei è il giardino nel quale tutti
Possono pascere perché in esso
È piantato l’Albero della Croce.
Lei è la grande vigna
Dove tu lavori e contiene
Le anime nostre,
piccole vigne, dove
lavorano i ministri di Dio,
coloro che tengono le chiavi
del vino, che ci tolgono
le spine dei peccati
e che piantano la grazia”.
La grazia: i Sacramenti. Tolgono le spine del peccato e fanno piena la grazia. Noi non dobbiamo fare niente.
I Sacramenti sono azioni di Gesù.
Il Papa ha citato le parole del santo Curato d’Ars:
“Io non so ragionare, ma chi si mette in ginocchio là è confortato nel cuore dal Signore.
Corriamo, dunque, come innamorati
ed amiamo la Chiesa Santa per amore
di Cristo Crocifisso.
Lei la Sposa che, pronta
Per le nozze con l’Agnello, si lava nel Tuo prezioso Sangue.
Accogli me nel tuo costato, la cantina
Dove conservi quel Sangue che mi salva.
Cristo dolce, Cristo amore. Amen.”